Nella notte di Natale all'Ospedale Niguarda di Milano

Trapianto di cuore nella notte di Natale all'Ospedale Niguarda di Milano.
Mentre il Paese si apprestava a celebrare questa ricorrenza, che è simbolo di speranza e di rinascita, l'equipe di cardiochirurghi guidata da Claudio Russo effettuava un trapianto di cuore d'urgenza.
Un giovane uomo, affetto da severa cardiopatia, ricoverato da tempo a Niguarda, ha ricevuto così per Natale un dono speciale, quello di un cuore nuovo, da un donatore di Torino.
Dire #Sì è il regalo più bello. Anche a #Natale.

Si è concluso il percorso associativo delle Assemblee 2020. I Gruppi Comunali, le Sezioni Provinciali e il Consiglio Regionale hanno regolarmene tenuto le proprie assemblee tenendo conto delle prescrizioni e limitazioni dettate dall'emergenza sanitaria COVID-19.

L'assemblea della Sezione Provinciale si è tenuta il 30 Giugno 2020 presso la sede di Chiavari  che permetteva di rispettare le distanze interpersonali rendendo così possibile tenere l'assemblea in presenza. L'assemblea ha eletto il nuovo Consiglio direttivo che risulta così composto: Nory Conte, Presidente, Evita Bacchilega, Vice Presidente, Amalia Marini, Segretaria, Maurilio Rosa, Amministratore, Caterina Puddori, Consigliere.

L'assemblea regionale si è tenuta il 12/9/2020 in videoconferenza. Il nuovo Consiglio eletto risulta composto da: Francesco Avanzini, Roberto Maltese, Enrico Di Francesco, Enrico Armeri, Eleonora Rapallini, Bruno Battistin, Andrea Tomasini, Annamaria Tartaglia, Liana Sogno. Anna Magliano è stata eletta supplente. Successivamente il nuovo Consiglio direttivo ha assegnato le cariche, più precisamente a Francesco Avanzini, Presidente, Enrico Di Francesco, Vice Presidente, Roberto Maltese, Amministratore, Eleonora Rapallini, Segretaria. L'assemblea ha anche nominato Bruno Battistin, Andrea Tomasini,  Enrico Armeri e Francesco Avanzini delegati all'assemblea Nazionale. 

Infine il 30-31 Ottobre e 1/11 si è tenuta l'assemblea nazionale anche questa in videoconferenza. Per la Liguria è stato eletto Consigliere Bruno Battistin. Il nuovo Consiglio eletto si riunirà il prossimo 14/11 per l'assegnazione delle cariche..

IL 27 SETTEMBRE 2020 si è tenuta la GIORNATA AIDO DEL SI. In tutta Italia i Gruppi e le Sezioni AIDO hanno organizzato iniziative diverse per dare l'opportunità ai cittadini di informarsi sulla donazione ed esprimere la loro disponibilità alla donazione.

A Genova eravamo presenti al Porto Antico e presso la Parrocchia di S.Martino d'Albaro. Anche il Gruppo di Chiavari ha partecipato con due presidi in via Martiri della Liberazione e presso la Chiesa di S.Giuseppe a Ri. Nei giorni di sabato 26 e domenica 27 molti cittadini si sono avvicinati, approfittando anche per ritirare le confezioni di biscotti del Biscottificio Grondona che i volontari AIDO offrivano.

Purtroppo il solito problema della mancanza di volontari ci ha costretti a limitare la nostra presenza. Vista l'affluenza di pubblico a cui abbiamo potuto offrire anche utili informazioni sulla donazione siamo soddisfatti e ringraziamo i ragazzi del SISM che hanno collaborato con noi. 

 

 

News ed Eventi

Ilaria e Valeria, due ragazze con una storia sanitaria difficile che non hanno avuto paura e hanno (ri)salito la china partendo dal loro amore per la montagna per riscattarsi e aiutare altri che hanno più bisogno. L'ultima loro impresa è la salita alla vetta del Gran Paradiso a 4061 mt. compiuta il 4 agosto. Hanno dovuto interrompere prima a 3400 mt per le condizioni meteo avverse ma hanno già messo in programma di ritentate il prossimo 18 agosto.

Vi riportiamo le loro storie come loro le raccontano

ILARIA
Siamo donne, ragazze, con una storia sanitaria difficile, alle spalle o sulle spalle.
E questo è il nostro riscatto.
Abbiamo dovuto subire o affrontare, comunque sostenere sguardi di estranei, spesso indagatori, insistenti, o compassionevoli.
Chi perché aveva perso i capelli per la chemioterapia, chi, per respirare, doveva portarsi uno zainetto con la bombola di ossigeno e due tubicini infilati nel naso.
Chi aveva una magrezza attira sguardi, o forme considerate abbondanti e chi il mostro lo aveva nella testa, ma non poteva che leggersi in volto.
Donne rinate, dopo un faticoso e personalissimo percorso
Pronte a rimettersi in gioco ma insieme, in cordata, e raggiungere una vetta dopo l'altra.
Una fatica diversa. Non una lotta ma una sfida. Non uno sfinimento ma un allenamento
Guardateci ora, dunque: si può tornare come prima.
Di più: si può essere più sane, più forti, più consapevoli.
La mia storia è la storia di una donna alla quale la vita ha dato molto ma ha tolto anche tanto. Ho impiegato sei anni per trovare le parole. Non è facile parlare della propria sofferenza. Verso la fine del 2013 ho perso Alice e Federica, le mie figlie, nate prematuramente in una calda giornata di ottobre. Abbiamo lottato per giorni. Tredici per l'esattezza. Loro troppo piccole per vivere ed io ad un passo dalla morte per arresto cardiaco. Poi il buio e la mia lenta ripresa. Dal letto della Rianimazione il pensiero era sempre lo stesso.."Se esco viva da qui voglio andare in montagna..voglio rivedere la neve che dona bellezza ad ogni cosa sopra la quale si posa e respirare senza questo maledetto aggeggio! Pur avendo assistito personalmente centinaia di persone nella mia condizione, non ero consapevole che da lì a poco sarebbe iniziata la salita più dura, quella del ritorno a casa e della quotidianità..Per fuggire dalla curiosità morbosa di chi fa domande talvolta inopportune ecco la mia prima salita sul Monte Beigua in solitaria, (con valori di emoglobina quasi incompatibili con la vita), la mia prima arrampicata, la mia prima salita con gli sci e al mio primo 4000. Ed è lì, fra le vette che toccano il cielo, nello spazio infinito che mi trovo spesso davanti ho sentito spesso il bisogno di ringraziare Dio, o chi per esso, per avermi concesso la seconda possibilità. Qualcuno sostiene che si è atei finché non si ha paura e colui che afferma ciò non ha tutti i torti. Ma comunque sono qui e spero di poter ispirare i miei affetti ad essere la parte meravigliosa di se stessi ancora a lungo.
Alla montagna devo tanto. Mi ha ridato la forza, la fiducia di potercela fare anche quando si perde la capacità di coniugare i verbi al futuro. E poi la storia di Marta, che si intreccia con la mia..una giovane donna che muore mettendo al mondo ciò che di più bello due persone possano desiderare. E con lei se ne va anche il suo piccolino. E così mi metto in contatto con Christian, autore del libro "Andare Avanti", marito di Marta Lazzarin, che ha saputo trasformare il suo dolore in forza, fondando la Marta4kids e percorrendo quattromila chilometri di eccezionale solidarietà a piedi per l'Italia, raccogliendo fondi per la ricerca a favore della fibrosi cistica. A tutti racconta che il senso della vita, anche quando appare ingrata e ingiusta, è l'amore per gli altri. Decido che per ricordare Alice e Federica, Marta e il suo piccolino possa dare un aiuto a Christian percorrendo gli stessi metri ma verso il cielo..e così dopo cinque anni di sofferenza, allenamenti in quota, gioie e tutta una serie di fatiche inenarrabili alle 7.20 del 26 agosto arrivo sulla vetta del Monte Bianco. Sobrietà di gesti e pensieri, l'aria che via via si fa sottile e un'alba che ricorderò per sempre.
Oggi, oltre ai miei ragazzini splendidi, ho la montagna che mi aiuta a superare una quotidianità non sempre facile. Credo fermamente in questo progetto, affinché possa ispirare donne e uomini affetti da fibrosi cistica ad andare avanti, ad avere la forza di continuare a coniugare i verbi futuro.
Tutti i sogni sono in salita.
Valeria appena letta la mia storia su un quotidiano si è messa in contatto con me.
VALERIA
"Per cercare di scrivere chi sono, per raccontare la mia storia, ho iniziato a frugare tra le mille foto dimenticate nel pc. Ho così ripercorso gli ultimi anni, cosa che non facevo da un po', nel vorticoso correre dei giorni, così splendidamente affannati, per me.
Perchè sono passata dall'affanno polmonare continuo, anche da ferma, senza tregua, senza mai riposo, a voler cercare un affanno per espanderli sempre e sempre di più, questi polmoni. Non miei. Ma che sono, ad oggi, la parte più preziosa che ho.
Li custodisco da due anni e mezzo, grazie a un trapianto bipolmonare eseguito al Policlinico di Milano. una operazione iniziata alle 6 del mattino e terminata alle 22,30, con ecmo finale (circolazione extracorporea e quindi dall'esito non scontato).
Questi polmoni trattenuti con tutte le mie forze, al presentarsi improvviso di un rigetto acuto, nel settembre 2018. Ancora ossigeno, quindi, a 12 litri al minuto, ancora Niv, Cpap, e varia strumentazione che rendesse ancora possibile una respirazione, e ancora impossibilità di camminare, e boli di cortisone da 7 grammi. Ma sono qui.
Al trapianto mi ha portato la fibrosi cistica, una malattia genetica degenerativa e attualmente ancora senza una cura definitiva, che aggredisce e distrugge progressivamente molti organi interni: i polmoni, soprattutto.
Alla voglia di arrivare in vetta, all'amore, a mia figlia, all'amicizia, e a tutto quello che nella vita credo conti qualcosa mi ha portato una forza che tutti abbiamo. E che a tutti, prima o poi, tocca dimostrare.
Il titolo del progetto, Guardami adesso, è volutamente arrogante: sa di rivalsa, di riscatto. Sa di una testa che finalmente si alza, per poter respirare, per aver fiato di rispondere a quella domanda: cosa ti è successo?
In quel titolo c'è il peso di tutti gli sguardi che ho finto di ignorare, affrontato, sopportato, quando tossivo, respiravo a fatica, e per farlo, giravo con uno stroller, una bombola di ossigeno portatile piuttosto ingombrante e rumorosa. Per questo, ho così poche foto di me coi tubicini nel naso. Ricordo che prima di fare una foto, nascondevo l'ossigeno.
Sbagliavo.
Perchè in quel "guardami adesso" c'è soprattutto, fortissimo: guarda da dove arrivo. Guarda che la battaglia più importante, in certi giorni, è stata andare dal letto al bagno, e non solo la conquista di una vetta che oggi mi permetto di provare.
Guarda che il mio viso gonfio di cortisone era lo stesso sorridente, come ora.
Guarda che questa è una finestra.
Una finestra in cui gira bene il vento, in cui il respiro è buono ma tutti i trapiantati imparano che la finestra è un intervallo di tempo.
La “finestra trapianto” è quel tempo in cui il paziente non sta più così bene da farcela coi propri organi, ma nemmeno così male da non superare l'intervento. Ed è in quella finestra che bisogna tentare una rinascita.
I tubicini torneranno, i soffitti a quadrati dell'ospedale tornerò a fissarli ma intanto...
Oggi la mia finestra mi permette di sognare. E io sogno. Il panorama è spettacolare e io lo dipingo negli occhi, per fare scorta in tempi peggiori"
Io e Valeria ci siamo messe in contatto ed è nato il progetto, in memoria di Marco Menegus, affetto da fibrosi cistica, trapiantato di polmoni, scomparso prematuramente. Marco era un grande alpinista, figlio di guida alpina bellunese
Il 18 agosto io e Valeria proveremo a salire sul Gran Paradiso, accompagnate dalla guida alpina di Courmayeur Anna Torretta. Sarà un'occasione per sensibilizzare le persone ed aiutarne altre.
[22:35, 6/8/2020] Ilaria Pietropaolo: Tutte le promesse valgono.
Ma quelle fatte a se stessi valgono di più.
Quando il mio amico Marco è andato via, ha avuto l' unico rimpianto di non aver raggiunto, per pochi metri, capanna Margherita sul Monte Rosa. Ha comunque stabilito il record, come primo trapiantato al mondo ad essere salito con gli sci d'alpinismo a oltre 4300 mt.
Mi ero ripromessa di onorare in qualche modo questa impresa, e quello che ha significato per i trapiantati, in particolare di polmoni, e per chi era ancora in lista d'attesa, in preda ai pensieri più oscuri.
E come "un'ape furibonda che sbatte contro la finestra" cercavo un modo per cercare un riscatto.
Per me. Per lui. Per tutte le donne prede di sguardi difficili da sostenere, perché la loro condizione fisica veniva gridata al mondo da un particolare, dall'aspetto fisico, da una condizione, permanente o temporanea.
Malate prima di essere donne.
Compatite, prima di essere capite.
Osservate, prima di essere guardate.
Un giorno una amica che sapeva della mia intenzione di avvicinarmi alla Montagna, con tutto il timore e il rispetto necessari, mi ha segnalato la storia di Ilaria.
Le ho scritto le mie folli intenzioni.
La prima frase che mi ha scritto è stata: ti accompagno io.
Era una risposta folle, o probabilmente cortese, da dare a una sconosciuta.
Eppure, per un motivo che non so spiegare ma che probabilmente sta tutto nella profondità degli occhi di Ilaria, era la risposta che mi aspettavo. A cui ho creduto subito, e a cui continuo a credere, fortissimamente, ogni giorno.
I nostri progetti si sono fermati, come quelli di tutti.
Ancora una volta nelle nostre vite, i piani si erano scombinati. Ma abbiamo rimandato, ripensato, reinventato.
Un passo alla volta.
Gradatim ascenditur ad alta.

 

 

 

Trapianti, i dati 2019: quasi 4mila vite salvate ma aumentano i no alla donazione

Quello appena trascorso è il secondo miglior anno di sempre per la Rete trapianti: +2.4% di interventi.
Ma quasi un terzo dei cittadini dichiara di opporsi alla donazione di organi e tessuti.

03/03/2020

I numeri delle donazioni e dei trapianti di organi in Italia crescono anche nel 2019, ma sono di nuovo in aumento le opposizioni al prelievo. Sono queste le due facce del report annuale del Centro nazionale trapianti: da un lato una rete trapiantologica in costante miglioramento (il 2019 è stato il secondo miglior anno di sempre per volumi di attività e le liste d’attesa continuano a ridursi), dall’altro una disponibilità dei cittadini alla donazione che rimane inferiore a quanto sarebbe necessario. Ancora una volta, infatti, quasi un terzo delle persone che si sono trovate davanti alla richiesta di una donazione ha risposto di no, e lo stesso vale per i cittadini che hanno espresso la loro volontà in materia al rinnovo della carta di identità.

L’AUMENTO DELLE SEGNALAZIONI “ASSORBE” IL +1,4% DELLE OPPOSIZIONI
Il dato più significativo è il discreto aumento dei donatori potenziali, ovvero quelli segnalati nelle rianimazioni come possibili candidati al prelievo degli organi. Nel 2019 sono stati 2.766 contri i 2.665 del 2018, il 3,8% in più: si tratta di un indicatore importante dell’efficienza del sistema. L’aumento delle segnalazioni ha permesso di assorbire il contraccolpo negativo del tasso di opposizione al prelievo, passato dal 29,8% dell’anno scorso al 31,2%. Complessivamente sono stati 863 i no alla donazione rilevati nelle rianimazioni, in gran parte espressi dai familiari del paziente deceduto. Considerato che nel 2019 ogni singola donazione effettiva ha generato 2,5 trapianti, l’aumento delle opposizioni dell’1,4% in 12 mesi è “costato”, in proiezione, il mancato trapianto di ben 122 persone.  Se non ci fosse stata nessuna opposizione al prelievo, nel solo 2019 sarebbero stati realizzati circa 2.200 trapianti in più.
Il dato delle donazioni, come già registrato in passato, conferma forti scostamenti dal Nord al Sud del Paese: a fronte di una media nazionale di 22,8 donatori per milione di popolazione (pmp), si va dai 49,5 donatori della Toscana agli 8 della Sicilia. Particolarmente positiva la performance dell’Emilia Romagna, che è passata da 25,6 donatori pmp nel 2018 ai 37,1 nel 2019 (+11,5). L’Emilia ha registrato anche un calo significativo delle opposizioni in rianimazione (-7%), preceduta dalla Puglia, passata dal 52,2% al 42,7% (-9,5%). Resta comunque molto negativo il dato delle regioni meridionali, che presentano tassi di opposizione superiori di 15-20 punti alla media italiana, con l’apice della Sicilia (49,6%) e della Calabria (49,4%, +7,9% rispetto al 2018).

CRESCONO I TRAPIANTI, MOLTO BENE IL VIVENTE. TORINO IL CENTRO CON PIÙ INTERVENTI
Nonostante tutto, nel 2019 i trapianti sono aumentati: ne sono stati effettuati 3.813 (+2,4%), con una crescita più moderata per quelli da donatore deceduto (+1,2%) e una più consistente di quelli da donatore vivente: sono stati 364, ancora molto pochi rispetto agli altri paesi europei, ma con un +14,5% in confronto al 2018. Il numero maggiore di trapianti complessivi ha riguardato il rene (2.137, +0,6%) seguito dal fegato (1.302, +4,5%), mentre l’aumento maggiore in termini percentuali ha riguardato il polmone (+6,3%, 153 trapianti in totale) e il cuore (+5,2%, 245 interventi). Stabili i trapianti di pancreas (42 contro i 41 dell’anno scorso), mentre a tre anni di distanza dall’ultimo è stato effettuato un nuovo trapianto di intestino. Crescita ulteriore anche per l’attività di prelievo “a cuore fermo”, ovvero dopo dichiarazione di morte con criteri cardiaci e non encefalici: i donatori utilizzati nel 2019 sono stati 64 contro i 47 dell’anno precedente, grazie ai quali sono stati realizzati 155 trapianti (nel 2018 erano stati 100).
Per quanto riguarda l’attività dei centri, Torino si conferma in testa alla classifica nazionale con 360 trapianti; seguono Padova (335) e Bologna (256). In totale sono stati 42 gli ospedali italiani che hanno effettuato trapianti nel 2019. Per le singole specialità, Padova è leader nel trapianto di rene (174 interventi di cui ben 55 da donatore vivente), Pisa per il fegato (161), Palermo Ismett per il fegato da vivente (14), Milano Niguarda per il cuore (34), Milano Policlinico per il polmone (34) e Milano San Raffaele per il pancreas (9).
La crescita dell’attività di trapianto ha un impatto positivo sulle liste d’attesa, che calano anche quest’anno. I pazienti che attendono un trapianto (dati al 31 dicembre 2019) sono 8.615, dei quali la gran parte aspetta un rene (6.460, -4,1% rispetto al 31 dicembre 2018). La diminuzione più significativa riguarda la lista del cuore (670 pazienti, -5,8%), mentre si registra un aumento marcato nella lista del fegato (1.031 pazienti, +6,7%).

TESSUTI E MIDOLLO, IL MIGLIOR ANNO DI SEMPRE
In forte crescita l’attività di donazione e trapianto anche nel campo dei tessuti e delle cellule staminali emopoietiche. Le donazioni di tessuto registrate nel 2019 sono state 13.854 (+2,3%), con un aumento ancora più marcato per le cornee (+4,1%). Di conseguenza, i trapianti sono cresciuti dell’8,1%: 17.801 quelli realizzati lo scorso anno, mai così tanti. Segno più anche per quanto riguarda le cellule staminali emopoietiche: crescono sia le donazioni (+23,5%) che i trapianti da donatore non consanguineo (+1,3%), che sono stati 859, il numero più alto mai realizzato in Italia. In totale gli iscritti attivi al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo IBMDR sono saliti a 449.860 (+6,7%) grazie a 43.138 nuovi ingressi dello scorso anno: dopo l’exploit del 2018 ottenuto grazie alla mobilitazione per il piccolo Alex, gli italiani hanno confermato la loro disponibilità.

DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ, AUMENTANO LE REGISTRAZIONI MA I NO NON DIMINUISCONO
Grazie al sistema di registrazione collegato alla carta d’identità elettronica, crescono ancora le dichiarazioni di volontà alla donazione espresse in vita dai cittadini. Il 31 dicembre 2019 erano 6.936.583 le dichiarazioni custodite nel Sistema informativo trapianti, ma a fine febbraio 2020 è stata superata quota 7 milioni e 300mila: complessivamente quasi 5 milioni 600mila favorevoli e poco più di 1 milione 700mila contrari.
Nel solo 2019 le dichiarazioni registrate nei 6.361 Comuni in cui è attivo il servizio (copertura del 92,5% della popolazione nazionale) sono state 2.404.867, in aumento del 22,9% rispetto all’anno precedente. I consensi sono stati il 67,5%, le opposizioni il 32,5%, con un lieve aumento dei no (+0,2% in confronto al 2018). Esattamente come per quanto riguarda le opposizioni rilevate nelle rianimazioni, anche il dato delle opposizioni registrate nei Comuni vede una forte differenza tra Nord e Sud: i risultati migliori sono quelli della Provincia autonoma di Bolzano (solo il 7% di no) e della Valle d’Aosta (18,9%), i peggiori quelli di Sicilia (42,1%), Calabria (40,7%) e Campania (40,3%). Di contro, nel 2019 la percentuale delle opposizioni è aumentata in quasi tutte le regioni settentrionali (+4,1% di no in Liguria, +3,1% in Emilia Romagna, +2,5% Piemonte, +2,1% in Veneto e Toscana, +1,4% in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento) mentre si registrano miglioramenti in quelle meridionali (-3% di no in Campania, -2,6% in Puglia, -2,1% in Calabria, -1,7% in Sicilia).

(Centro Nazionale Trapianti)

AIDO A BUSALLA PER INCONTRARE LA CITTADINANZA

Lo scorso sabato 15 febbraio 2019 il Comune di Busalla ha ospitato l'incontro di AIDO con la cittadinanza. Purtroppo la partecipazione di pubblico è stata decisamente scarsa, ma ugualmente l'incontro ha prodotto alcune proposte e suggerimenti che possiamo considerare sicuramente utili ed interessanti. In particolare utile è stato l'intervento dell'Assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione Laura Repetto che ha dimostrato notevole interesse per l'opera di AIDO. In particolare snoo stati individuati alcuni possibili ambiti di intervento.

1.     Organizzare un incontro di aggiornamento per il personale amministrativo delle Anagrafi comunali dei Comuni del comprensorio (non solo Busalla) razionalizzando quindi il lavoro degli Uffici Anagrafici

2.     Organizzare un incontro con gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori di zona, in particolare l’Istituto Primo Levi di Borgo Fornari. L'Assessora Laura Repetto insegnante presso lo stesso Istituto si è incaricata di individuare date e modalità per l'incontro da concordare con CRT Liguria e  come sempre AIDO

3.     Renderci partecipi delle date delle molte sagre, feste e manifestazioni sportive cui poter essere presenti in zona : in particolare alla festa della Croce Verde Busallese che si terrebbe a luglio per festeggiare i 110 anni.

 

 

Ancora una volta, se si incontrano persone attente il tempo non è mai gettato via!!!! 

 

MERCOLEDI 20 NOVEMBRE ORE 19

ANTICA TRATTORIA DA PIRO a S.Siro di Struppa

 

Successo della serata per AIDO: ottima qualità di cibo e di vini. Ottima atmosfera di attenzione al messaggio sulla donazione e ottimo gradimento per la compagnia presente. Ottimo il risultato che ha permesso di dare una boccata di ossigeno alle case di AIDO PROVINCIALE. Grazie a tutti e arrivederci alla prossima occasione.

GIOVEDI 19 SETTEMBRE 2019 alle ore 20,30 nella prestigiosa location del Castello d'Albertis AIDO partecipa alla presentazione di LUca Vargiu del suo ultimo romanza CUORE SEGRETO edito da Mazzanti: l'autore in una storia di fantasia racconta l'esperienza . di donazione e trapianto: due vite sconosciute che si incrociano. Oltre all'impegno personale dell'autore che ha dato la sua disponibilità a sostenere AIDO, riteniamo che il romanzo e la sua presentazione saranno utili strumenti per l'informazione ai cittadini sulla importanza della donazione. Vi aspettiamo numerosi!!!!! 

X.a Pedalando con il Cuore

13 APRILE 2019 - Papa Francesco incontra i volontari AIDO

Il 13 aprile Papa Francesco ha ricevuto i volontari da tutta Italia per una udienza tenutasi presso la Sala Clementina, Oltre 400 volontari erano presenti occupando i posti assegnati a ciascuna regione. La Liguria era presente con 20 propri  volontari provenienti dalle quattro provincie della nostra regione. E' stata un'occasione molto importante  che ha toccato il cuore di tutti durante la quale Papa Francesco ha espresso tutto il suo apprezzamento per il significato della scelta della donazione: scegliere di donare può avere infinite motivazioni personali e sicuramente il messaggio evangelico non è la sola motivazione possibile. Ma sicuramente per un credente la testimonianza del Papa che si affianca ai volontari e li stimola a proseguire nel loro impegno è stato un momento davvero importante. 

 

Sabato 24 Novembre alle ore 16,30 abbiamo partecipato alla presentazione del libro "Il nostro amore si chiama Arturo" scritto da Daniela Biondo e edito da Araba Fenice. La presentazione si è svolta nella Sala Capitolare del Monastero di S.Chiara a San Martino d'Albaro ed è stata preceduta dalla visita guidata al Monastero tenuta dalla prof.sa Franca Capozza: la visita ha illustrato le caratteristiche artisitiche e architettoniche del complesso che rappresenta un elemento essenziale del patrimonio artistico genovese del '600. Dopo una breve presentazione della nostra associazione abbiamo ascoltato la presentazione del libro fatta dall'autrice, dall'editore e dalla protagonista presente in sala. Il romanzo narra la storia della donazione di organi da vivente fatta dalla moglie al marito che ha così potuto riacquistare la vita da vivere nella sua pienezza.

Ottima la partecipazione di pubblico che al termine si è soffermata con i nostri volontari chiedendo ancora informazioni e chiarimenti

15 Novembre 2018 - Serata di festa e solidarietà: degustazione di vini presso Just Peruzzi a Bogliasco

Il 15 novembre presso i locali di Just Peruzzi di Bogliasco si è tenuta l’iniziativa GOWINE FOR AIDO, serata di degustazione vini organizzata da AIDO e GOWINE per offrire una piacevole serata che ha permesso di raccogliere fondi a favore della nostra Sezione Provinciale di AIDO. Come già era stato in analoga occasione a febbraio, i partecipanti hanno apprezzato la serata sia per la qualità dei piatti offerti sia per la qualità dei vini che GOWINE e Cascina Belvedere 1932 di Riccardo Podestà hanno offerto per AIDO. E’ stata una piacevole serata partecipata da circa 60 persone che ancora una volta ci ha permesso di lanciare il messaggio di solidarietà rappresentato dalla scelta della donazione e nel contempo offrire una serata di sana compagnia e piacevole passatempo. La soddisfazione sia di noi organizzatori, ma soprattutto degli amici presenti è stata concretamente dimostrata. Anche la resa economica è stata buona e in linea con le aspettative: un ulteriore incentivo a proseguire nei nostri impegni consapevoli che tanti amici sono pronti a sostenerci.  Un ringraziamento particolare agli amici di GOWINE e a Riccardo Podestà di Cascina Belvedere che possiamo considerare tra gli amici sempre disponibili a sostenere AIDO, con tutto ciò che questo significa  

 

Giornata Nazionale AIDO di Informazione - 29 e 30 Settembre 2018


 

Anche quest’anno AIDO è stata presente in molte piazze italiane per la Giornata Nazionale AIDO di Informazione.

La nostra Sezione Provinciale ha aderito alla Giornata essendo  presente nelle seguenti postazioni il sabato 29 e la domenica 30/9 sia al mattino che al pomeriggio:

  • INGRESSO MONOBLOCCO Policlinico San Martino
  • INGRESSO Osp. Galliera
  • INGRESSO VILLA PALLLAVCINI
  • RECCO – P.sso Assereto
  • ISOLA DEL CANTONE – Via V. Veneto

Mentre per

  • IPERCOOP AQUILONE BOLZANETO – solo venerdì 28 mattina e pomeriggio
  • CHIAVARI – Via Martiri della Liberazione (angolo Piazza Matteotti ) sabato tutto il giorno e domenica al mattino
  • PARROCCHIA SAN MARTINO D’ALBARO – Via Lagustena sabato pomeriggio dalle 17-alle 19 e domenica dalle 9:00 alle 12:30

 

La giornata è stata un’ottima occasione per avvicinarsi all’associazione, conoscerla meglio, ricevere informazioni sulla donazione e chiarirsi dei dubbi, e, non ultimo e per noi importante, sostenere le attività dell’associazione ritirando la pianta di Anthurium con il versamento di un’offerta. Alla giornata hanno anche partecipato neo volontari giovanissimi che hanno contribuito al successo dell'iniziativa.


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