La nostra storia



Il 1977, nel mese di gennaio, è l’anno che ha visto nascere la Sezione Provinciale Genovese di AIDO partendo dalle realtà dei gruppi di Sestri Levante e Riva Trigoso che già avevano iniziato l’attività nel 1973 pochi mesi dopo la nascita di AIDO a livello nazionale.

I soci promotori e fondatori restano sempre un riferimento costante e irrinunciabile per la nostra storia. Ricordarne i nomi è doveroso:

Giacinto Domenichini, Mario Calabria, Paolo Sterza, Raffaele Del Chiaro, Elsa Deidda, Adelmo Bozzolo, Stefania Bozzolo, Sirio Moisello, Bregante Bruzzone, Vittorio Chiappini, Renzo Fontana, Giacomo Campora. A questi vanno aggiunti i tanti volontari che nei primissini anni di vita della Sezione Provinciale hanno via via dato vita a molti gruppi comunali, che oggi purtroppo non sono più operativi.

La nostra Sezione ha subito nel corso degli anni diversi trasferimenti di sede, dalla iniziale sede storica di Borgo Incrociati, per passare alla sede di Corso Montegrappa, a quella di via Montello. Nel 2000 avviene il trasferimento più significativo ai locali messi a disposizione dall’Azienda Ospedaliera di San Martino, prima nei locali al Piano Fondi del Monoblocco, assieme al Consiglio regionale di AIDO Liguria e ad ANED Liguria, poi al Padiglione 7 e infine all’attuale sede del Padiglione 8.

 L’obiettivo di AIDO è sempre stato comunque quello di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica e la cittadinanza sulla complessa materia della donazione degli organi e del trapianto, obiettivo che ancora oggi risulta tra le finalità primarie dell’associazione. Ma nel corso degli anni non sono mancate le evoluzioni: AIDO è passata dall’essere inizialmente un’associazione che raccoglieva  le dichiarazioni di volontà (allora si chiamavano “atti olografi”) di coloro che desideravano esprimere la propria scelta e disponibilità a favore della donazione degli organi a scopo di trapianto, all’essere un’associazione che dedica il suo  impegno, il suo tempo e le sue energie per sensibilizzare e soprattutto informare su cosa significa donare: è evidente e condiviso infatti che oggi il primo motivo di opposizione alla donazione è solo l’ignoranza, nel senso del non conoscere, delle modalità con cui il processo di donazione è regolamentato e gestito. E come è noto, l’ignoranza crea paure e convinzioni sbagliate.

E’ così che le prime iniziative AIDO erano concentrate principalmente sulla raccolta di nuove iscrizioni, col paradosso che i cittadini che sottoscrivevano l’iscrizione all’associazione non avrebbero potuto comunque avere la certezza che la loro scelta avrebbe portato alla donazione al verificarsi delle condizioni per poter essere considerato un potenziale donatore, perché il “tesserino” AIDO non aveva alcun valore legale all’epoca. I volontari AIDO hanno avuto il grande merito in quei primi anni di parlare di un argomento quasi sconosciuto ai più e spesso erroneamente  rappresentato dalla equazione donazione = morte, cioè la morte di un individuo necessaria per donare e dare vita. Il punto di svolta è stata l’entrata in vigore della legge n. 91 del 1999 che dopo un iter parlamentare piuttosto lungo e tormentato ha finalmente regolamentato l’intera materia della donazione soprattutto, per quanto più ci vede coinvolti, l’espressione della propria libera scelta in materia di disponibilità alla donazione. L’attività di AIDO si è quindi via via spostata sempre più sulla realizzazione di momenti informativi rivolti alla cittadinanza in generale e ai giovani in particolare: l’obiettivo oggi è quello di fornire a chiunque sia interessato la corretta informazione che permetta di assumere le proprie scelte in modo consapevole e responsabile, ma anche sereno e libero.

·       In un capitolo che si chiama “la nostra storia” non possiamo non ricordare le date più significative: 1 aprile 1999 data di entrata in vigore la legge n. 91 che ha introdotto la espressione di volontà maggio 2000 quando la storia della Sezione Provinciale ha subito una brusca interruzione dovuta al suo commissariamento, momento che tra mille difficoltà è stato superato recuperando poi il tempo perduto e ricostituendo il nuovo  Consiglio Direttivo nell’aprile 2001

2000 AIDO cambia la propria denominazione sociale passando da Associazione Italiana Donatori Organi all'attuale Associazione Italiana per la Donazione Organi, Tessuti e Cellule, mettendo in evidenza lo spostamento dell'interesse primario dell'associazione verso l'attività di informazione piuttosto che la raccolta delle dichiarazioni di volontà che resta comunque un punto fondamentale delle finalità associative.

·       2004 anno di Genova Capitale Europea della Cultura nel corso del quale AIDO si è fatto promotore della diffusione della cultura della donazione con un incontro con gli studenti

·       2006 primo anno di pubblicazione del nostro calendario che da allora tutti gli anni viene distribuito in circa 5000 copie offrendo la duplice opportunità di conoscere AIDO e la donazione e di conoscere alcuni aspeti della storia genovese e non solo grazie al contributo preziosissimo del nostro amico Enzo Marciante, autore dei testi e delle illustrazioni

·       Maggio 2009 prima edizione di Pedalando col Cuore, pedalata non competitiva sulle nostre strade che nasce con l’intento di rendere visibile il messaggio della donazione e di testimoniare quanto il dono del trapianto significhi davvero l’acquisto di una nuova vita nella sua pienezza. Dalla seconda edizione Pedalando col Cuore ha assunto anche la denominazione di Memorial Giorgio Seronello per ricordare la figura dell’amico Giorgio che nella sua permanenza al nostro fianco, purtroppo breve, ha lasciato una traccia indimenticabile per la competenza e l’efficacia del suo intervento, ma soprattutto per le sue doti di grande disponibilità verso gli altri e di grande umiltà nel suo rendersi utile

·       2011 anno europeo del volontariato cui AIDO ha partecipato con diverse iniziative

Quello che facciamo credo sia abbastanza noto: oltre a convegni e conferenze soprattutto nelle scuole superiori, ma non solo, AIDO realizza occasioni di intrattenimento di vario genere che oltre a dare modo ai partecipanti di trascorrere un momento piacevole, possano offrire l’occasione per poter avere testimonianze e informazione. Così abbiamo le tante serate realizzate grazie all’aiuto di tanti amici che hanno messo a disposizione le loro doti artistiche professionali anche se esercitate da dilettanti, le occasioni di intrattenimento per i bambini realizzati assieme ad altri amici importanti, la giornata nazionale di informazione realizzata a livello nazionale che vede AIDO presente nelle piazze in contemporanea in tante città italiane.

Infine non possiamo tralasciare di ricordare più in particolare alcuni altri amici che hanno segnato la nostra storia e che oggi non sono qui con noi a festeggiare: sono quegli amici che hanno dato l’esempio a tutti di come si deve interpretare il servizio per gli altri, che hanno creduto nei valori   di AIDO e li hanno promossi a tutti i livelli e in tutti i modi. Per chi li ha conosciuti è sufficiente sentirne il nome per  ricordare la loro figura e cosa ha significato per noi. Per chi non li ha conosciuti…..fidatevi di chi vi sta parlando. Quindi ricordiamo in conclusione: Adelmo Bozzolo, Alfredo Maltese, ….Calabria, Orfeo Omoboni, Mauro Cervo, Filippo Marchelli, Giorgio Musso. E vogliamo ancora ricordare tutti i donatori e le loro famiglie che hanno dato un senso al nostro impegno. In particolare, a nome di tutti questi,  ricordiamo perché lo abbiamo sempre vivo nel nostro ricordo Andrea Rola  e i suoi genitori Nuccio e Luisella che da sempre sono al nostro fianco con la loro testimonianza.  E poi ci sono i tanti pazienti che hanno avuto la fortuna di ricevere il dono di un trapianto che oggi hanno scelto di mettere a disposizione dell’associazione il dono ricevuto impegnandosi con mille energie nell’attività a favore di coloro che nutrono la speranza di un dono analogo.